Tecnologie per migliorare la vita
I dispositivi tecnologici di assistenza e supporto alla persona sono sempre più presenti nella quotidianità di ciascuno di noi. La loro diffusione capillare sta aprendo dibattiti circa l’opportunità di farli entrare in modo massivo nella gestione di aspetti delicati della vita, come ad esempio l’ambito del benessere e della salute. Alcuni considerano questi device tecnologici al pari di alleati per la gestione di piccoli e grandi compiti, altri vedono questa crescita come un virus che priverà definitivamente le persone delle facoltà di autodeterminare la propria vita.
Non voglio entrare nel merito del dibattito, bensì fornire il mio punto di vista circa l’opportunità della diffusione e dell’impiego di biorilevatori di dati fisiologici per migliorare lo stile di vita e per sostenere la crescita personale.
I sistemi e i device presi in considerazione saranno solo quelli supportati da APP e brevettati per un utilizzo sport e benessere, utili nella gestione del carico stressante e nel corretto sviluppo del potenziale psicofisico.
Evoluzione
Il mix di nuovi materiali, uniti alla possibilità di miniaturizzare sensori fotopletismografici, giroscopi, e accelerometri, e la grande potenza di calcolo dei processori di smartphone e tablet, ha permesso di produrre bio-rilevatori miniaturizzati, come l’anello OURA.
Diversi produttori hanno realizzato bio-rilevatori e sviluppato software specifici trasferendo tecnologie impiegate nel campo sanitario e militare verso quelli dello sport e del benessere, nell’ottica di migliorare le prestazioni e la qualità di vita degli utilizzatori.
L’idea di base è stata quella di fornire soluzioni semplici e alla portata di chiunque avesse necessità di tracciare le prestazioni sportive, la quantità del sonno e, in generale, il benessere, fisico e mentale, per tarare consapevolmente i carichi di lavoro e modificare le proprie abitudini.
Il mercato è cresciuto talmente in fretta che nel più grande evento mondiale riservato all’innovazione e alla tecnologia, il CES 2020, le biotecnologie applicate al benessere e allo sport, insieme a quelle per la salute, rappresentano la quota maggiore dell’offerta. Un trend confermato dalle proiezioni statistiche di settore che prevedono il picco di espansione delle biotecnologie applicate alla persona entro il 2026, per il mercato statunitense.
Punti di forza
Il maggiore punto di forza di queste tecnologie risiede nell’impatto che hanno sull’aumento della consapevolezza di chi le indossa, riguardo al funzionamento e ai limiti del proprio corpo e della propria mente.
L’esempio più calzante è quello degli sportivi amatoriali che finiscono in sovrallenamento perché non hanno consapevolezza del carico stressante dell’allenamento sommato alla giornata di lavoro o, peggio, del tempo sufficiente per un pieno recupero. Spesso queste persone seguono tabelle di allenamento studiate per atleti professionisti che dedicano la giornata solo allo sport, senza stress aggiuntivi. Per una persona normale conoscere la propria percentuale di allenabilità può fare la differenza perché permette di ottenere risultati tangibili e allontana la probabilità di inutili malesseri e infortuni.
Nascendo senza libretto di uso e manutenzione del corpo e della mente facciamo una grande fatica a capire cosa ci fa realmente bene e male. Nelle scelte spesso ci affidiamo ai messaggi del corpo scoprendo, in qualche caso, di aver frainteso la comunicazione. Questo accade, ad esempio, quando il cortisolo in eccesso anestetizza i segnali di stanchezza, facendo proseguire il lavoro o l’allenamento invece di riposare e recuperare.
Misurare cosa accade nel nostro corpo, ottenere informazioni oggettive e immediatamente visibili amplia la consapevolezza sull’impatto delle nostre scelte e genera un cortocircuito rispetto alle abitudini insalubri o limitanti, permettendo di potenziare le risorse utili al mantenimento del benessere. I numeri non mentono.
E’ fondamentale conoscere la risposta del tuo corpo e sapere davvero quanto puoi spingere sull’acceleratore e quando, invece, hai bisogno banalmente di mangiare, riposare e dormire. Questo introduce l’altro grande punto di forza la possibilità di strutturare la tua migliore routine per aumentare le performance generali e avere una vita piena e soddisfacente.
Il web è pieno di consigli di guru del fitness e del benessere che spesso non funzionano per le persone normali, ti sei mai chiesto come mai? Spero tu non sia fra quelli che hanno pensato di essere in qualche modo fatto male, semplicemente sei diverso quel tanto da aver bisogno di un aggiustamento alla routine proposta.
Tecnologia
Dispositivi come l’anello OURA e il sistema Firstbeat offrono la possibilità di conoscere in tempo reale cosa accade al corpo e alla mente quando sono sottoposti a diversi stimoli, trasformando i dati in preziose informazioni. I device ti avvertono quando stai esaurendo le tue risorse prima che insorgano stati di apatia e stanchezza o, peggio, i primi segnali del burnout.
Entrambi i dispositivi utilizzano un dato preziosissimo l’Heart Rate Variability per comprendere cosa accade al sistema nella persona partendo dal dato cardiaco per eccellenza che riporta informazioni sullo stato del bilanciamento simpato-vagale. A questo uniscono altri dati, per esempio sul movimento, per affinare l’informazione e mostrare sullo Smartphone in quale condizione è la persona.
Hai la possibilità di avere un coach a tua disposizione 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, instancabile ed efficientissimo, che ti avverte quando hai bisogno di sgranchire le gambe o quando è il caso di riposare.
Misurare e conoscere ci permette di reagire più rapidamente e fare scelte oculate che impattano sul nostro benessere, quello dei nostri cari e della società intorno a noi.
Conclusioni
Le prestazioni eccellenti e all’altezza delle nostre aspettative saranno un miraggio se durante le giornate viviamo seguendo i segnali del corpo in balia dello stress o peggio strategie e regole valide per altri.
La grande potenza dei dispositivi risiede proprio nel renderci consapevoli e liberi di seguire le regole dettate dalla nostra psicofisiologia. Solo in questo modo potremmo essere rispettosi del nostro corredo genetico e sviluppare in pieno equilibrio le nostre prestazioni trasformando epigeneticamente corpo e mente.
Ora che hai letto questo articolo passa all’azione, nessun cambiamento è frutto di sola teoria.
Pino Di Ionna - HRV Specialist