Bio e Neuro Feedback: perché utilizzarli nello sport e in azienda
Strumenti in grado di misurare indici vitali possono aiutare a sviluppare scientificamente una solida resilienza verso lo stress cronico e contribuire a migliorare le prestazioni
Cosa unisce sportivi agonisti e manager di successo? Le prestazioni di altissimo livello che riescono a garantire durante le competizioni e in situazioni dove la maggior parte delle persone andrebbero in crisi, per il carico di lavoro muscolare e mentale o per le enormi responsabilità.
Per raggiungere risultati d’eccellenza c’è bisogno di ottimizzare e coordinare le attività affinché vadano a:
- stimolare adeguatamente il corpo e la mente,
- fornire un adeguato supporto energetico,
- ottimizzare le fasi di recupero,
- agevolare il riequilibrio del sistema nervoso autonomo.
Queste 4 aree di intervento sono cruciali per il raggiungimento delle prestazioni desiderate e per una buona gestione del proprio equilibrio perché si integrano e supportano vicendevolmente, così come agiscono i bracci di una tensostruttura nei quali nessuno prevale sugli altri e tutti sono indispensabili per la tenuta del sistema.
Una delle grosse difficoltà riscontrate in passato risiedeva nell’ottenere informazioni oggettive sull’impatto del carico di lavoro, dell’alimentazione e del recupero sull’atleta, per poter incidere efficacemente sulle variabili limitanti la prestazione. Spesso un carico di lavoro eccessivo passava in sordina perché erroneamente si riteneva che il fattore limitante fosse l’alimentazione, l’integrazione o fattori genetici.
Da qualche anno la scienza ha messo a disposizione di atleti d’élite supporti tecnologici in grado di monitorare istantaneamente indici psicofisiologici dai quali è possibile comprendere velocemente e in modo non invasivo cosa accade nel sistema persona, per meglio dimensionare il carico di lavoro e il recupero.
Questi sistemi si fondano sul monitoraggio degli indici legati all’Heart Rate Variability ovvero alla Variabilità della Frequenza Cardiaca di cui abbiamo parlato in un precedente articolo del nostro blog. L’indice su cui molte aziende hanno costruito strumenti di Biofeedback dell’HRV e APP tematiche per atleti, prendono in considerazione RMSSD (la radice quadrata della media della differenza al quadrato di intervalli NN adiacenti), che, più semplicemente, rappresenta la quantità di attività espressa dal ramo parasimpatico del Sistema Nervoso Autonomo.
Perché è importante conoscere e tenere monitorata l’attività del sistema parasimpatico di un atleta? Per comprendere quanto l’allenamento ha stressato l’atleta e quando questo potrà essere sottoposto a un nuovo allenamento per incrementare effettivamente le sue prestazioni.
In sintesi possiamo affermare che l’attività parasimpatica diminuisce quando il sistema persona viene sottoposto a uno stress che altera le condizioni di equilibrio dinamico. Nell’atleta questa condizione si avrà in maniera preponderante durante l’allenamento e, in maniera decrescente, durante la fase del recupero. Se l'indice RMSSD non ritorna a valori di normalità, sulla base di una base line di riferimento singolare o di periodo, l'atleta dovrà variare la propria routine di allenamento per consentire di effettuare attività per il recupero attivo, con specifici training di biofeedback formativo.
L’analisi dell’HRV permette di conoscere, istantaneamente, le condizioni della persona e dimensionare le attività in modo che vadano ad incidere scientificamente sulla persona.
Possiamo affermare che questi strumenti stanno contribuendo a trasformare la concezione dell’allenamento basato su sensazioni personali (parametri soggettivi e opinabili) e dati acquisibili periodicamente in contesti specialistici, nel famoso science help istantaneo in grado di rilevare informazioni in qualsiasi contesto e condizione, indispensabile per conoscere l’impatto di attività allenanti, alimentazione, integrazione e recupero.
Queste conoscenze oggi sono disponibili e applicabili anche nel settore aziendale in favore di persone come i manager che necessitano di gestire carichi di lavoro importanti, con stress cronici in grado di sfiancare la maggior parte delle persone.
Conoscere quando il sistema ha bisogno di riposarsi o quando riesce ad esprimere il massimo della performance può fare la differenza fra eseguire un’attività con esito positivo o negativo.
Nel mondo della competizione economica globale è indispensabile possedere una solida resilienza psicofisica per prendere le giuste decisioni, evitando di essere prede di stati emotivi limitanti, cali di energia o, peggio, una condizione di stress cronico. Le condizioni limitanti portano a compiere errori dai costi aziendali importanti.
Quindi, atleti e manager dovrebbero conoscere maggiormente se stessi anche grazie all’utilizzo quotidiano degli attuali strumenti di biofeedback dell’Heart Rate Variability, per programmare scientificamente le attività quotidiane come stanno facendo Star del mondo dello sport e della musica. Jovanotti intervistato da Montemagno parla di come approccia all’allenamento prima di un concerto e di come gestisce le attività monitorando sapientemente il proprio parametri dell’HRV (vai al video).
La personalizzazione degli allenamenti e della gestione del recupero possono aiutare realmente a raggiungere obiettivi insperati.
Dal mese di gennaio i consulenti Self Coherence saranno a disposizione di atleti e manager presso la palestra BOLD di Milano - via Washington, 70, per effettuare attività individuali e di gruppo, mediante utilizzo di strumenti di Bio e Neuro feedback formativo, per gestire accuratamente lo stress cronico e incrementare le prestazioni al massimo delle tue capacità.
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