In una recente ricerca effettuata da Assosalute (Associazione nazionale farmaci di automedicazione) emerge che ben 8 italiani su 10 soffrono di disturbi fisici causati dallo stress, i quali si manifestano sotto forma di mal di testa (44%), l'insonnia (37%), il mal di stomaco (35%), dolori muscolari - cervicalgie, lombalgie, (20%), herpes labiale (14%) e acne (9%), solo per citare i più importanti.
Tra le principali cause vi sono una commistione di fattori:
- posture scorrette durante l’uso di pc, smartphone e tablet,
- l’ansia generata dall’uso di alcuni dispositivi elettronici e da alcune mansioni lavorative,
- l’utilizzo sempre maggiore dei social network nei momenti dedicati al relax.
Tutto ciò genera un contesto ambientale e lavorativo nel quale le persone sono sottoposte ad un vero e proprio bombardamento di stimoli sensoriali ed emotivi, che vanno ad accumularsi e determinano i disturbi fisici dovuti al perdurare dello stato di stress.
Dal campione di persone intervistate è emerso che il 22% ha la sensazione di non avere abbastanza tempo per fare tutto e bene, il 30% percepisce come una minaccia alla propria incolumità i problemi economici, così come il 23% vive con grande ansia le preoccupazioni legate al lavoro.
Piero Barbanti, Primario Neurologo dell’Istituto Scientifico San Raffaele Pisana di Roma, afferma in proposito che “Nel mondo occidentale lo stress deriva non tanto da reali situazioni di pericolo, quanto dalla distanza che esiste tra il nostro ritmo di vita e quello che la nostra fisiologia richiederebbe, che rappresenta un vero e proprio social jet lag. In realtà il nostro cervello è una macchina più lenta di quello che pensiamo, come è lento il ragionamento che ci permette di comprendere e metabolizzare gli eventi, consentendoci di neutralizzarli e proteggendoci dallo stress”.
Questo studio è un’occasione per comprendere quanto sia importante acquisire una personale disciplina nel gestire i vari impegni quotidiani (lavoro, famiglia, denaro ect) e nell’utilizzare le nuove tecnologie, tenendo ben presente che il nostro organismo ha bisogno di una quantità e qualità adeguata di riposo.
Maggiori saranno gli impegni “stressanti” migliore dovrà essere il tempo dedicato al recupero psicofisico.