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Non rimandare! Vivere in armonia con se stessi e con ciò che ci circonda è indispensabile per rendere le nostre giornate non solo migliori… ma anche più produttive! Ecco 3 strategie che puoi attuare subito per prenderti cura di te stesso e iniziare a respirare.
Conoscere quali effetti causa lo stress al nostro corpo può aiutarci a comprendere i meccanismi alla base dello stress, una consapevolezza utile per renderci più sensibili e pronti ai primi segnali di affaticamento dovuti ad esso, in modo da attuare strategie efficaci a renderci maggiormente resilienti. La maggiore consapevolezza sarà di grande aiuto per non incorre nei classici errori di comportamento e comunicazione che generano, inconsapevolmente, molte occasioni di attrito fra i colleghi di lavoro, in famiglia, e con i propri amici. Di seguito elenchiamo i principali effetti che l’eccesso di stress genera sul corpo e sulla mente, senza che ce ne rendiamo conto: 1. STRESS GRANDI E STRESS PICCOLIIl corpo e la mente non riescono a discriminare tra stress grandi e piccoli. Quando viviamo un evento stressante il corpo viene inondato da una cascata di 1400 elementi biochimici che, se non gestiti adeguatamente, compromettono la nostra funzione cognitiva, sciupano le nostre risorse energetiche, fanno perdere la lucidità mentale e compromettono la nostra efficienza generale. 2. COMMETTERE STUPIDAGGINIAnche le persone più intelligenti sotto stress fanno cose stupide. Lo stress provoca quello che i neuro-scienziati chiamano "l'inibizione corticale", il triste fenomeno che aiuta a spiegare perché le persone intelligenti fanno cose stupide. Il Cortisolo e le Catecolamine generate in situazioni stressanti hanno il potere di far chiudere progressivamente alcune aree cerebrali corticali deputate alla gestione delle funzioni cognitive. Per contrastare efficacemente questo fenomeno bastano pochi minuti di Coerenza Cardiaca, una condizione nella quale cervello, cuore e sistema nervoso lavorano in armonia,...
Lo stress non è di per sé una patologia, ma è la possibile causa di molti disturbi e diverse patologie psichiche e/o fisiche. In una condizione di stress, acuto o cronico, pur in assenza di una vera e propria patologia (es. ansia e palpitazioni), si possono riscontrare modificazioni psichiche e/o organiche, per lo più reversibili che, pur non assumendo ancora le connotazioni di una vera e propria malattia, diventano rilevanti in quanto possono compromettere lo stato di benessere psicofisico del soggetto. Lo stress deve essere considerato come una risposta integrata dell’organismo a richieste dell’ambiente, risposta che diventa dannosa se troppo intensa o prolungata nel tempo. Soltanto in alcune circostanze ed in particolari condizioni, quindi, un’esperienza di stress si può trasformare in una vera e propria malattia. Nel corso degli anni è stato indagato il ruolo svolto dal sistema neurovegetativo (attraverso l’attivazione del sistema nervoso simpatico) e di quello neuroendocrino (attraverso l’attivazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene) nel mediare la risposta dell’organismo allo stress. Studi più recenti hanno dimostrato che anche altri sistemi come quello immunitario sono coinvolti nella risposta da stress. In conseguenza dell’attivazione multipla dei sistemi sopracitati la naturale e transitoria risposta fisiologica ad eventi stressanti, a causa di ripetute e prolungate attivazioni, può indurre modificazioni fisiche e psichiche tali da generare vere e proprie patologie. Si osserva che tra i numerosi sistemi fisiologici coinvolti nella risposta da stress quelli maggiormente vulnerabili risultano essere: sistema cardiovascolare sistema endocrino sistema gastrointestinale sistema immunitario Tale evidenza è confermata anche da molti studi epidemiologici secondo...
Con il termine training autogeno vengono definite una serie di tecniche che aiutano la persona a: - raggiungere uno stato di rilassamento e di distensione fisica e psichica, - aumentare la capacità di resistenza, - preservare e ritrovare il benessere, - recuperando la serenità e la gioia di vivere. Pochi sanno che si tratta di un metodo scientifico, finalizzato a indurre una leggera forma di autoipnosi grazie alla quale ci si propone di potenziare facoltà legate all’immaginazione. Visualizzando la pesantezza di un arto, per esempio, s’induce una sensazione alla quale fa seguito, dopo poco, una condizione di oggettiva pesantezza conferita dallo stato di rilassamento muscolare. Il trasferimento dell’informazione immaginata dallo psichico al somatico è possibile grazie all’unitarietà di mente e corpo. L’immaginazione ha il grande potere di influenzare l’organismo. Ciò avviene, come sottolinea l’ideatore di questo metodo, il neurologo J.H. Schultz, in uno stato di “autodistensione concentrativa”. La completa concentrazione sul contenuto delle formule degli esercizi di training autogeno consiste in un abbandonarsi, un dimenticarsi di sé e un lasciarsi andare che garantiscono la riuscita della tecnica con il raggiungimento dello stato di rilassamento. Praticamente tutti sono in grado di apprendere le tecniche di training autogeno, a condizione che ci si concentri sulla calma e il rilassamento. Il training autogeno si offre quale valido metodo, in grado di aumentare le capacità di prestazione e di autorisanamento dell’organismo o, più semplicemente, quale piccolo strumento per render la vita sopportabile.